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Immagine del redattoreDaniele Lama Trubiano

Tocco e passo


“Io non sarò mai nessuno, ma nessuno sarà mai come me.” (Jim Morrison)


Come tutti i giorni, accendo il mio pc, finalmente ripristinato e bello carico di una aggiunta di ram, che finalmente lo fanno viaggiare degnamente, per scrivere il pensiero che vorrei regalare a miei lettori oggi, in questa giornata di voti di virtuale democrazia. In realtà non ho la minima idea, come spesso mi accade, di quello che potrò scrivere. Apro così le news per dare un’occhiata alle notizie e la mia pagina social in cerca di ispirazione. Immediatamente mi arriva una notifica di un post pubblicato da una persona che per molto tempo ha condiviso un percorso simile al

mio, anche se molto più importante e visibile, dentro il progetto per un Mondo Migliore. Questo amico, oggi fuoriuscito per scelta personale dal progetto stesso, in quel post effettua un’analisi di quello che è stato il fenomeno Coemm visto dall’interno, con parole certamente condivisibili: “In questi giorni di clima politico non felice sto pensando al progetto COEMM, una visione di un futuro migliore per tutti indistintamente dalla nazionalità, religione o appartenenza sociale”.


Questo amico parlando del progetto fondato da Maurizio Sarlo, racconta che è nato per “realizzare un mondo migliore dove tutti potessero essere alla pari dignità, innovazione del sistema del lavoro, delle infrastrutture, della sanità, delle scuole, delle pari opportunità insomma un vero paradiso terrestre”.


Chi come noi, che crediamo nella possibilità di realizzare un mondo migliore, che sia

l’espressione di un Nuovo Umanesimo, come può non riconoscersi nelle parole di questo amico, che oggi ha deciso di cambiare il percorso del suo impegno sociale, fuori dall’idea dei Clemm. Unica differenza che ci divide profondamente da lui, è che per noi questo progetto può ancora realizzare le specifiche da lui descritte e che sia solo una questione di tempo e di congiunzioni favorevoli che si devono incastrare tra loro.

Ma perché ho voluto scrivere un articolo su questo post di questo amico? Semplicemente perché crediamo in tutta sincerità di potere affermare, che ha tanto al progetto stesso, ma oggi nelle sue affermazioni da esterno, mette in pratica qualcosa che ci riporta alle peggiori abitudini di quello che è il sistema che guida la società che vogliamo cambiare. Infatti scrive:

“Ma qualcosa non ha funzionato, chi dice così chi dice colà. Una cosa è certa, HA LASCIATO UN SEGNO INDELEBILE. Se ti proponessero un progetto senza fini politici solo con lo scopo di abbattere la povertà chi ha seguito il progetto sa di cosa parlo, cosa faresti?”.


La nostra storia è piena di episodi nei quali, anche se facciamo parte di qualcosa che fondamentalmente crediamo essere positivo, ma che ha delle sfaccettature negative o che non condividiamo, invece di lottare al suo interno per tentare di cambiarla, ce ne andiamo, per cercare di duplicare l’idea a nostro uso e consumo. In questi quattro anni di adesione al progetto Coemm, anche io che scrivo mi sono

trovato a volte in disaccordo con chi dirige questo progetto, ma le nostre diatribe, sono sempre state risolte con intelligenza e con amore, senza perdere mai di vista il punto fondamentale, che deve guidarci nel fare parte di un progetto così ampio e complesso: “L’interesse del progetto stesso”.  


Da sempre abbiamo la dimostrazione che non è copiando ed incollando le idee altrui, che si possono ottenere risultati migliori, magari mettendo in pratica scissioni, divisioni o creando nuovi soggetti, che vadano a pescare nel bacino degli aderenti ad altri progetti o dal progetto da cui si proviene. Oggi se si vuole creare qualcosa di grande e utile, si deve avere il coraggio di portare in fondo le nostre convinzioni, anche creando qualcosa di differente, che però deve essere nuovo e assolutamente esterno a ciò da cui provenivamo. Questo onde evitare che il nostro fare, per quanto positivo possa essere, in realtà sia macchiato da un’idea

di nostro Protagonismo o Egocentrismo. Di certo siamo concordi con questo amico che il progetto Coemm abbia davvero “Lasciato un segno indelebile”, ma siamo anche totalmente certi che sarà ancora più grande, quello che potrà lasciare in futuro.


Queste nostre parole vogliono essere un pungolo, per tutti coloro che ritengono che il progetto sia qualcosa di valido, ma che pensano di duplicarlo per asseriti contrasti personali, o per una visione programmatica differente, con la speranza che tutto il bello che queste persone hanno posto in essere per il progetto stesso, sia una cosa non da dover ricordare,

ma da duplicare grazie ad un nuovo ritrovato loro impegno, che non sia più distruzione verso il progetto, ma l’icona di una nuova via verso un Nuovo Umanesimo. Il progetto Coemm è un grande porto che contiene tante navi, grandi transatlantici e piccoli gommoni, ma è uno solo è non duplicabile e nel momento in cui io dovessi accorgermi che non risponde

più a quelle che erano le mie idee di un Mondo Migliore, non salperei mai per andare a cercare un altro porto dove attraccare la mia nave, né tanto meno tenterei di andare a costruirne uno a mia misura, ma semplicemente, come ci racconta Cyrano de Bergerac, quando si rende conto di non poter avere quell’amore che ha tanto desiderato, a quel punto io <<Tocco e passo>>, abbandonando i social, accontentandomi di costruire un Mondo Migliore, magari solo tra le mura di casa mia.


“Quando sei contento di essere semplicemente te stesso e non fai confronti e non competi, tutti ti rispetteranno.” (Lao Tse)

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