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Sinonimi e contrari

“È una delle leggi fondamentali della vita che ogni cosa continuamente si trasformi nel suo opposto”. (Osho)


Alto e basso, Brutto e Bello, Cattivo e Buono, Buio e Luce, Odio e Amore. Tutto nasce dal suo contrario e per molte parole che descrivono qualcosa, possiamo trovare sul vocabolario un sinonimo o un contrario. Ci sono poi delle parole che non presentano tali possibilità e tra queste c’è un sostantivo, che tra l’altro, rappresenta a pieno la progettualità che stiamo cercando di realizzare con la nostra idea di Mondo Migliore. Questo sostantivo femminile, che non solo è sottovalutato e poco utilizzato, nel vocabolario non indica sinonimi che lo possono rappresentare, ma soprattutto non cita nessun contrario che lo vada ad annullare.


Questo pensiero odierno nasce in me da una digressione avuta con Sandro, un amico che ho conosciuto personalmente nel mio ultimo viaggio ad Udine, con il quale abbiamo parlato dell’approccio al nostro progetto, che ha troppe volte delle caratteristiche personalistiche, che vanno ad annullare quell’idea di inclusione e condivisione che dovrebbero essere alla base dell’agire di chiunque faccia parte di un progetto che vuole sviluppare un’idea di Nuovo Umanesimo.

Se vogliamo dare un senso al nostro agire ed al nostro operare in un contesto totalitario della nostra società, andando contestualmente a cambiare il paradigma che regola questa società, basato su una visione prettamente capitalistica del sistema che ci regola o comunque con un’idea troppo spesso che nasce da una visione esclusivamente economica. Tiziano Terzani, in un monologo che adoro, si chiede se “Non sarebbe meglio invece un sistema nel quale abbiamo poco, ma il giusto e tutti un po' di più?”. Noi crediamo che oggi questa idea evoluzionaria del grande filosofo italiano, sia imprescindibile se vogliamo cambiare davvero le cose, per poi portare avanti una nuova concezione di società basata sull’Essere Umano, che se poi fate attenzione rappresenta a

pieno quell’1 che sposta il 99, diventa allora fondamentale che smettiamo di “affermare per dividere” ed iniziamo invece a “condividere per unire”.


I greci ci insegnano che questa nuova azione sociale, economica e politica, debba passare appunto attraverso una parola, che non ha sinonimi o contrari e che descrive la capacità di “Operare Assieme”.


Se oggi il progetto per un Mondo Migliore vuole ripartire davvero creando le basi per una nuova visione del sistema che ci regola, diventa indispensabile che operiamo tutti utilizzando al massimo quel sostantivo femminile di cui vi ho accennato in questo articoletto che è rappresentato nella parola: “SINERGIA”.


Oggi l’essere “Sinergici” è la conditio sine qua non per provare davvero a cambiare le cose, perché è solo condividendo le nostre

esperienze, le nostre storie, la nostra cultura, le nostre peculiarità, mettendole poi a disposizione degli altri e, soprattutto, operando di conseguenza assieme, uniti nel fare, che potremo sperare davvero di cambiare le cose. Se non poniamo queste basi, un giorno ci troveremo ad ammettere che il contrario di Sinergia, che oggi non troviamo nel vocabolario, potrebbe invece diventare “Sconfitta”.


“È necessario unirsi, non per stare uniti, ma per fare qualcosa insieme.” (Goethe)

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