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Il coraggio di avere paura


Per anni ho svolto una professione che mi metteva costantemente in condizione di rischiare la mia vita e puntualmente questa cosa è capitata con situazioni di estremo pericolo, in cui mi andavo a trovare perché, a differenza di molti miei colleghi, ero quello che non aveva mai paura. In realtà essere quello che sfondava le porte ed entrava per primo, che da solo affrontava il pericolo o che non ci pensava a mettere a rischio la propria vita per difendere quei valori in cui credeva, era un modo come un altro per nascondere a me stesso una drammatica verità. La vita poi un giorno mi avrebbe messo di fronte ai miei errori, regalandomi l’esperienza più drammatica e al contempo più straordinaria che io potessi mai avere vissuto:

“Poi d'un tratto non sento più il sangue che mi cola sul volto, come non sento più i calci sul viso. Vedo sbiadire le cose intorno a me e penso <finalmente è finita!>. Una luce bianca mi avvolge e per la prima volta dopo quindici anni, la serenità si sta riappropriando del mio corpo. Ho l'impressione che sto andando via e mi rilasso ulteriormente”. (tratto dal mio libro Bolle di Affanno edizioni LFA Publisher)


L’esperienza di quel 28 settembre 2015, mi ha permesso negli anni successivi, di addivenire alla consapevolezza che quel mio dimostrare di non avere paura, era in realtà una mistificazione di una grande paura di vivere che avevo e che non sapevo affrontare. I tanti errori commessi, ma soprattutto quella luce che mi ha avvolto quella sera in cui davo l’addio alla mia prima vita, mi hanno fatto capire che essere consapevoli di avere paura di sbagliare o di non essere all’altezza, è una delle più grandi forme di coraggio che un uomo possa dimostrare a sé stesso.

Senza paura non esisterebbe nemmeno il coraggio che altrimenti sarebbe solo incoscienza. Io da quella sera ho intrapreso un percorso che oggi mi porta, non solo ad avere la contezza dei miei limiti, ma soprattutto a pormi al mio futuro chiedendomi continuamente quale sia il disegno che la luce che mi ha avvolto quella sera di settembre, ha previsto per me, rimandandomi indietro per riprendere il mio percorso terreno, non nella direzione che aveva prima di quell’evento, ma verso una nuova meta, un mondo migliore fatto di altruismo, etica e soprattutto di inclusione del tutto che ci circonda. Io oggi sono una persona totalmente differente rispetto a quella che

ha commesso determinati errori e anche se dovrò presto pagare il conto degli sbagli di quell’uomo, credo che il disegno che è stato tracciato per me, passi anche attraverso questa prova terribile, che andrò ad affrontare con il sostegno e l’amore della mia famiglia e di molti di voi.


Certamente oggi so che andrò incontro al mio destino, non con quella spavalderia che avevo prima della mia rinascita e anzi sono consapevole di avere finalmente tanta paura per il mio futuro, sia per quello che dovrò affrontare, ma soprattutto per quelle che possono essere le aspettative di chi ha ritenuto che io possa ancora fare qualcosa di positivo in questo mio percorso terreno.

Oggi sono finalmente in grado di potere affermare di avere scoperto dentro di me, il più grande coraggio che un essere umano può dimostrare di avere: “il coraggio di avere paura”. Vi invito a fare altrettanto, cercando di capire i vostri limiti e soprattutto tentando di scoprire quale sia il disegno previsto per voi, con coraggio, amore, coerenza ma soprattutto senza rinnegare la paura, che è quell’emozione che ci permette di sentirci vivi e che ci pone in condizione di apprezzare anche il coraggio di essere felici.

“Una delle più grandi scoperte che un uomo può fare, una delle sue più grandi sorprese, è scoprire che può fare ciò che aveva paura di non poter fare.” (Henry Ford)

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