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Pupari e pedine

Aggiornamento: 26 set 2019


“Non abbiamo bisogno di chissà quali grandi cose o chissà quali grandi uomini. Abbiamo solo bisogno di più gente onesta”. (Benedetto Croce)


La malapolitica, le indagini sugli scandali per le tangenti, la corruzione, ci ha portato a credere che la politica dovesse essere qualcosa che potesse fare chiunque purché onesto. Questa forma di pressappochismo è la naturale conseguenza di decenni in cui la politica è stata fatta da politicanti e non da statisti, creando una situazione in cui piuttosto che continuare ad avere a che fare con i dinosauri della vecchia partitocrazia, si è preferito optare su una generazione di sconosciuti privi di qualsiasi preparazione politica. Ci siamo ritrovati così con tutta una serie di parlamentari, oltre che consiglieri Regionali e Comunali,

che nonostante la buona volontà, la voglia di fare e magari anche l’onestà, di fatto hanno dimostrato tutte le loro carenze nel governare, proprio per la loro deficitaria preparazione nella gestione della istituzione. Quella che sembrerebbe una questione di lana caprina, evidenzia in realtà una delle peculiarità che dovrebbe avere un bravo statista, che non può prescindere da una preparazione al mondo della politica. Non si capisce di fatto perché un idraulico, un insegnante, un medico, un meccanico o tutte le altre attività lavorative, debbano nascere dai risultati di una scuola, teorica o pratica, mentre chi gestisce la cosa pubblica lo possa fare senza nessuna esperienza.


Badate bene che questo problema non è una cosa emersa dopo gli anni 90’ e gli scandali legati alla indagine “Mani Pulite” che di fatto ha annientato la prima repubblica; la necessità di creare una classe politica governante abile, capace e preparata sin dai banchi di scuola, nasce addirittura nell’antica Grecia.


Nel 387 a.C. Platone, di ritorno dalla Sicilia dove a Siracusa era stato alla corte di Dionisio il Vecchio, che per contrasti lo aveva venduto come schiavo al filosofo Anniceride, che lo ammirava per le sue teorie filosofiche e che dopo averlo riportato ad Atene, lo liberò e gli acquistò un terreno, dove Platone avrebbe poi costruito la sua scuola filosofica. Platone si stabili in quel terreno all’interno di una struttura che sarebbe divenuta famosa con il nome di

Academĭa”, ovvero un luogo che rappresentava “l’unione permanente di persone istituita con lo scopo di promuovere le lettere, le scienze e le arti.”


Diventa superfluo specificare che sono derivazione naturale di quell’istituto, le moderne Accademie, che si rifanno al pensiero Platonico di una società basata su esseri umani preparati e specificatamente indirizzati, ognuno al proprio ruolo, in base alle capacità alle personali ed alla loro ricchezza interiore. Platone ci descrive la società in tre categorie umane ovvero gli uomini di Bronzo, dediti alle arti e ai mestieri, gli uomini d’argento dediti alla difesa della società e gli uomini d’oro dediti all’insegnamento ed al governo della società.


Platone fu scolarca e retore dell’Academĭa fin dalla sua fondazione e tra i suoi allievi più illustri troviamo quell’Aristotele il cui pensiero oggi rappresenta molte delle teorie di nuovo umanesimo legate al “Divenire” descritto nel suo concetto “questo quale”, ovvero che “ogni cosa ha un suo ruolo, che nessuno può alterare”.


L’importanza di una preparazione accademica della società, Platone l'ha esternata proprio con le materie che si insegnavano nella sua scuola, che era caratterizzata da una vita comunitaria tra allievi e maestro e da molti era considerata una vera e propria associazione religiosa, dedita al culto di Apollo e delle muse. Si insegnavano molte materie con un metodo didattico basato sulla discussione. Non era il maestro che forniva soluzioni ma attraverso la confutazione portava gli studenti a proporre le soluzioni, con l’obiettivo di individuare la tesi più attendibile e convincente. Questo creava una platea di studenti molto aperti alle idee ed alla capacità di andare sempre oltre il mero risultato. Si ha conoscenza di almeno quattro tematiche fondamentali che venivano insegnate nell’ Academĭa, ovvero “l’Astronomia”, la “teoria delle idee”, i “Princìpi”, ovvero gli elementi

fondamentali che costituiscono la realtà ed infine “l’Etica”. Oltre queste si insegnavano anche aritmetica, geometria, meccanica e ottica, ma vi era una materia che risultava fondamentale per la creazione di una società superiore, che fosse funzionale e pratica: “La Politica”.


Platone nella sua grande visione dell’Uomo aveva compreso che una società può essere governata solo da chi nasce predisposto al governo ma che deve comunque essere poi preparato a farlo.



Alcune settimane addietro, ho espresso alcune mie titubanze sulle difficoltà interpretative dell’evoluzione del progetto Coemm. Consorzi, corsi di formazione, microcredito e attività del partito politico, di fatto nell’ultimo anno hanno spostato quasi tutta l’attenzione anche delle linee programmatiche e informative del progetto stesso, verso un contesto prettamente tecnico, che poco ha a che fare con la nostra visione idealista, della creazione di un Mondo Migliore. Avevamo espresso il dubbio che prima di creare un partito o una visione partitica del progetto Coemm, vi dovesse indiscutibilmente essere una evoluzione della parte umana del progetto, anche per quella politica che vorremmo andare a cambiare e modificare. In questi giorni per me importanti a livello di evoluzione personale, per un nuovo

progetto che sto portando in porto e che vedrà la luce a breve, avere letto un post di Maurizio Sarlo nel quale annuncia la creazione di una scuola di formazione politica, è l’esatta soluzione a ciò che andavo dicendo nelle scorse settimane. Puntualmente il progetto di cui mi sono innamorato, mi porge le risposte alle domande che mi faccio sui dubbi che mi sorgono, a seguito di cose del progetto che non comprendo, dimostrandomi che sono tante le cose che ancora non sappiamo di questo progetto, che però ogni giorno dimostra di andare oltre l’ostacolo e oltre la critica.


Sono convinto che sia fondamentale una scuola di formazione politica, per creare una nuova schiera di politici che oltre all’Onesta, all’Etica, all’Altruismo ed alla Buona Comunicazione,

abbiano ben cementato dentro di loro, anche quella preparazione al palazzo, che li porti poi ad affrontare l’esperienza politica, non come burattini in mano ai tanti pupari che frequentano i luoghi del potere, ma come pedine fondamentali di una nuova società, che vedrà nel rispetto del tutto e nel riportare la centralità dell’Uomo rispetto all’economia ed alle lobbie, uno dei suoi fattori fondanti, basato sull’Amore.


“Prima di pensare a cambiare il mondo, fare le rivoluzioni, meditare nuove costituzioni, stabilire un nuovo ordine, scendete prima di tutto nel vostro cuore, fatevi regnare l’ordine, l’armonia e la pace. Soltanto dopo, cercate delle anime che vi assomigliano e passate all’azione”. (Platone)

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