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La Bestia

<<Le parole più belle che uno possa desiderare di sentire non sono più “Ti amo”, ma “Non si preoccupi, è benigno!”.>> (Woody Allen)

Di recente mi sono recato in Friuli per ottemperare ad una promessa che avevo fatto a Gabriella, che ci ha lasciato dopo una lunga lotta con “la bestia”, quando ancora aveva tanto da dare a questo mondo malato. Ricordare Gabri, mi dà la possibilità di parlare oggi della “bestia”, per tentare di fare un pochino di chiarezza su quelli che sono i dati reali, di quello è forse il genocidio più drammatico che abbia mai colpito il genere umano. Chi di noi non ha pianto parenti o amici uccisi dal cancro? In Italia si stimano circa 370.000 nuovi casi ogni anno, con una media di circa 1000 persone a cui ogni giorno, viene diagnosticata una forma tumorale. Di questi, il 52% interessano la parte maschile mentre il 48% quella femminile e da queste statistiche sono comunque esclusi i tumori della pelle, per i quali esistono studi specifici a causa di una difficoltà oggettiva di distinguere le forme più o meno aggressive di tale patologia.

La cosa più drammatica di questi studi, commissionate nel 2008 da AIOM (Associazione italiana di oncologia medica), AIRTUM (Associazione italiana registri tumori), è che nel corso della vita circa un uomo su due e una donna su tre si ammalerà di tumore e che negli ultimi anni l’incidenza dei tumori, nonostante notevoli passi avanti della ricerca, è rimasta praticamente stabile tra le donne mentre per il genere maschile ha avuto un minimo calo del 1,1%.

Tra i tumori più diagnosticati oltre a quello al polmone e al colon-retto, praticamente identici tra i due sessi, fra gli uomini emergono quelli alla prostata, alla vescica e al rene, mentre tra le donne, quelli alla mammella, alla tiroide e al corpo dell'utero sono i preminenti. Oltre alle differenze tra i sessi, l’incidenza dei tumori è legata anche al territorio con il sud Italia che presenta percentuali più basse di incidenza dei tumori nella popolazione. La morte susseguente a cancro, oggi sfiora le 200 mila unità l’anno con 3,5 decessi ogni mille che riguardano gli uomini mentre le donne si assestano a 2,5 ogni mille. Praticamente un uomo ogni tre e una donna ogni sei, muoiono di tumore.


Questo nostro articoletto, nasce da un post di un amico che indicava come inutili le cure contro il cancro. Noi che amiamo la buona comunicazione, siamo andati ad approfondire questo tema, scoprendo che invece oggi, proprio grazie alla ricerca e soprattutto alla prevenzione, non solo negli ultimi anni sono migliorate le percentuali di guarigione, ma addirittura il 63% delle donne e il 54% degli uomini a cinque anni dalla prima diagnosi tumorale, vive una vita normale in salute. Certamente in questo risultato ha influito la ricerca terapeutica, ma è indubbio che buona parte dei meriti li dobbiamo assoggettare anche ad una maggiore consapevolezza della popolazione, che aderisce alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale.

Le stesse associazioni di lotta contro il cancro, oltre alle adesioni ai protocolli di screening e diagnosi precoce, ribadiscono comunque l’importanza di adottare stili di vita più salutari, attraverso i quali molte forme tumorali potrebbero essere prevenute o diagnosticate nelle loro fasi iniziali e quindi affrontate con successo.

Comprendiamo bene che in tante campagne definite “complottiste” ci siano poi spesso fondamenti di verità, ma è anche indubbio dovere affermare con forza, che la lotta contro il cancro non è una cosa portata avanti solo da speculatori farmaceutici, che ritengono il denaro l’unica cosa importante da

valutare e che anche in tale contesto, vi sono anche tanti ricercatori, medici e associazioni di categoria, che in questi anni, con il loro lavoro serio e responsabile, hanno permesso a tante persone di dire : “Io ho vinto la Bestia!”


Noi siamo pieni di dubbi e ammiriamo chi ha certezze assolute nelle proprie convinzioni, ma siamo anche convinti che il demonizzare sempre e comunque tutto, potrebbe allontanare tante persone da forme d’informazione, soprattutto preventiva, che potrebbero

permettere loro di affrontare e supeare quello che è il male del nuovo millennio. Poi, che risulti assurdo che riusciamo ad andare a cercare l’acqua su Marte, o a scoprire le causa della nascita di nebulose distanti mille milioni di anni luce da noi e poi non riusciamo a capire perché nascono i tumori, questo è un altro discorso e forse le risposte non le sapremo mai, o almeno non le conosceremo, fino a quando questo mondo malato del cancro più tremendo che esista, ovvero quello del “Potere delle lobbie”, non sarà sconfitto dalla forza delle “Comunità dell'Amore".

“Le malattie che sfuggono al cuore divorano il corpo.” (Ippocrate)

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