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L'arca di Coemm

“Quando i malvagi tramano, i buoni devono allearsi; altrimenti cadranno, uno ad uno, un impietoso sacrificio in una spregevole battaglia.”

(Edmund Burke)

Questo mese il tema proposto dalla presidente di Coemm Maura Luperto, potrebbe sembrare non solo semplice da trattare, ma anche fuori linea, rispetto a quello che è stato un percorso filologico, che fino ad oggi ci ha accompagnato dentro il viaggio nella galassia Coemm verso quel Mondo Migliore che tanto agogniamo. Parlare ancora oggi di Alleanza, infatti, sembrerebbe ad un primo approccio, qualcosa che dovrebbe essere non solo superato rispetto alla progettualità attuale di Coemm e di tutte quelle costellazioni di entità che gravitano nel progetto, ma anche

addirittura fuori luogo, rispetto a quello che è il significato comune che diamo appunto alla parola “Alleanza”. In realtà, Maura Luperto, con il tema di questo mese, non ha semplicemente proposto un tema da sviscerare nei nostri salotti, ma è andata ben oltre ribadendo una promessa che è stata fatta oramai 5 anni fa, che possiamo rappresentare come “L’Arca di Coemm”.


Ma vediamo prima di affrontare il significato che comunemente diamo alla parola “Alleanza”: intanto dobbiamo dire che è una parola che proviene dal francese antico a-lâ-lénce, che letteralmente vuole dire “alla lenza”, ovvero come se l’allearsi fosse il “prendere all’amo qualcuno”. Il nostro vocabolario quale prima determinazione del suo significato, ci spiega che “Alleanza è un patto di unione tra due o più stati, in vista del raggiungimento di scopi politici o economici comuni, che si può estendere anche fra associazioni, federazioni o partiti che hanno scopi o finalità simili o addirittura identiche”.

Leggendo questa definizione, si rimane quanto meno basiti dal fatto che la presidente abbia voluto collegare il progetto a una terminologia che rappresenti comunque un patto di unione programmatico, tra due entità che nel nostro caso sono rappresentate da Coemm e dai Clemm, per delle finalità simili o identiche. Chi ha vissuto il progetto come noi, vedendolo però come qualcosa di prettamente etico mirato alla creazione di un Mondo Migliore, non può assolutamente considerare il dualismo Coemm-Clemm, come qualcosa da assoggettare ad un mero accordo progettuale, ma ha imprescindibilmente una visione olistica basata fondamentalmente sulla realizzazione di qualcosa che va ben oltre il mero accordo tra le parti.

Ecco che allora approfondendo il pungolo fornitoci da Maura Luperto, che giungiamo al significato più alto dell’accezione “Alleanza”, che nelle antiche scritture, ci fornisce forse una delle visioni che ci ha voluto proporre la presidente di Coemm questo mese, per discuterne nei nostri salotti solidali. Difatti nell'Antico Testamento, la parola Alleanza, descrive il “patto tra Dio e Mosè, con il quale Dio garantiva al suo popolo la conquista della Terra promessa e la vittoria sui nemici”. Partendo dal dato di fatto che noi non abbiamo nemici ma avversari ideologici da vincere sul campo, che hanno delle idee e delle progettualità completamente diverse dalle nostre, è indubbio però che chi ha aderito al progetto ideato da Maurizio Sarlo, lo ha fatto, a parte quelli incantati

da quei benedetti 1500 euro, sicuramente perché nelle parole del leader di questo nuovo movimento di nuovo umanesimo, ha visto qualcosa che descrivesse un viaggio per la realizzazione di un Mondo Migliore, che potrebbe davvero essere parificato, per molti di noi, in quella stessa terra promessa, che Dio promise a Mosè. Anche la richiesta di rispettare le regole del progetto in cambio della realizzazione del Mondo Migliore Coemm, trova riscontri in quello che Dio chiese a Mosè per ottenere la Terra promessa, ovvero l'osservanza delle leggi scolpite sulle Tavole date a Mosè sul Sinai.

Quelle tavole che raccontavano le "Regole" del progetto divino, vennero custodite, fino alla distruzione del tempio di Gerusalemme, in un contenitore di legno chiamato “L’arca dell’Alleanza”, a ricordare appunto il “patto con Dio”, che così viene descritta negli antichi

scritti: “L'arca sarebbe stata chiusa da un coperchio d'oro sormontato alle due estremità dalle figure di due cherubini dello stesso metallo, colle ali aperte verso il cielo in atto di proteggere il prezioso deposito della Parola”.


E proprio nella descrizione dell’Arca dell’Alleanza, che noi oggi troviamo il vero pungolo che forse ci ha voluto indicare la presidente di Coemm Maura Luperto, con il tema del mese di novembre, dimostrando con l’utilizzo del termine “Alleanza”, di volere ribadire quella promessa fatta cinque anni fa, rispetto ad una progettualità fatta di parole, che se ancora oggi in parte non descrivono quello che doveva essere stato fatto da Coemm, sicuramente ci raccontano qualcosa che, oggi più

che mai, il progetto che seguiamo intende portare a compimento, nel rispetto di quelle parole che ha speso nei nostri confronti, in tutti questi anni e che sono protette nell'Arca di Coemm". Sta a noi adesso decidere se continuare a lottare tutti assieme nel progetto che ci ha accompagnato fino a questo punto, sulle sponde del Mar Rosso, oppure rimanere al palo, come fece Mosè, al quale non fu permesso di oltrepassare il mare aperto, per i dubbi che aveva avuto verso quelle parole che gli erano state promesse.


“Scegli i tuoi alleati e impara a lottare in compagnia, perché nessuno vince una guerra da solo”. (Paulo Coelho)

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