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Da Casa Pellico al Salotto

"Solo insieme possiamo raggiungere ciò che ciascuno di noi cerca di raggiungere.” (Karl Theodor Jaspers)

È l’ultimo venerdì di novembre del 2019, quando, appena terminata la irta salita di ciottoli chiari, che si inerpica nelle vie del paese, incastonata tra mura medievali, esplode davanti ai miei occhi, nella sua maestosità, la Castiglia, la fortezza che fu dimora dei Marchesi di Saluzzo, dinastia che giunse a contendere ai Savoia il dominio dello stesso Piemonte. Inizialmente nacque come roccaforte dal marchese, ma nella seconda metà del Cinquecento, decaduto il marchesato, divenne prima presidio militare e sede di autorità governative, fino poi essere trasformata in ospitale e infine in una durissima prigione.

La visita a questa storica costruzione, la devo ad Ilario, uno degli amici più cari che mi ha regalato il progetto del Mondo Migliore, il quale con il padre Giancarlo mi ha ospitato nella loro dimora alle porte di Savigliano, un mirabile borgo sito alle pendici del Monviso. Con Ilario scendiamo verso il centro di Saluzzo, tra vicoli serpeggianti che ci regalano ad ogni angolo, architetture e riferimenti storici, che riconducono ad alcune delle pagine più importanti della letteratura italiana. Giunti a metà della discesa, incontriamo la piazzetta dei Mondagli, nella quale è ospitato un edificio di origine medievale, conosciuto in tutto il mondo per essere la casa che nel 1789, dette i natali a Silvio Pellico e dove il grandissimo letterato trascorse i primi anni di vita. Oggi, grazie ai cimeli ed ai manoscritti donati dalla sorella dello scrittore, in quelle stesse stanze è ospitato il museo dedicato all’autore de “Le mie prigioni”, che prende il nome di “Casa Pellico”.

Continuiamo la discesa e con Ilario decidiamo di bagnare con un caffè, questa nostra visita a Saluzzo e in una piazzetta circondata da archi e palazzi, dalle cui finestre mi sembra di intravedere ancora Manfredo, il primo marchese di Saluzzo, che portandosi la mano alla fronte mi saluta, con un gesto referente di ospitalità, per il mio arrivo nel suo territorio. L’insegna della caffetteria, mi riporta di colpo alla realtà, con quel suo nome che rappresenta il mio attuale punto di arrivo nella visita a Saluzzo e contestualmente il culmine della mia storia, all’interno del progetto ideato da Maurizio Sarlo: “Il Salotto”.

È incredibile come in questa piccola passeggiata nel centro di Saluzzo, io abbia ripercorso tutta la storia nel progetto Coemm, dai giorni successivi alla prigione, ai libri scritti per raccontare quella triste parte della mia vita, fino al salotto, dove sono rinato e attraverso il quale ho raggiunto una consapevolezza ed una conoscenza, di quelle che sono realmente le mie peculiarità e quella mia ricchezza interiore, che oggi so di potere mettere a disposizione degli altri, anche attraverso le emozioni che riesco a regalare con le mie parole.

E proprio “Emozionando” e la “Buona Comunicazione”, sono le tematiche che mi hanno portato oggi qua a Savigliano di Cuneo, per incontrare un salotto allargato, intitolato “Alleanza” come il tema del mese di novembre propostoci dalla presidente di Coemm, Maura Luperto e nel quale io avrei dovuto incontrare una trentina di persone, ma che alla fine mi porrà dinanzi ad una platea di oltre cento persone aderenti ai Clemm della provincia di Cuneo, attentissime ed emozionate per le mie parole.

Questo evento che ha avuto luogo presso la sala della Congregazione della Sacra famiglia di Savigliano, è stato organizzato dai Clemm Savigliano e Genola e patrocinato dal Coordinamento Provinciale di Cuneo sotto l’egida del Direttivo Regione Piemonte, a rappresentanza del quale era presente l’amico e Referente Regionale Salvatore Castelli, accompagnato dall’inseparabile compagna di vita Carmen. Prima di iniziare la serata, come eravamo rimasti d’accordo con Maurizio Sarlo, l’ho chiamato al telefono e il nostro fondatore ha portato il suo saluto ed il suo ringraziamento a tutti i presenti, che ha ribadito essere i veri eroi del progetto.

La serata è stata introdotta e moderata da Ilario Rivarossa, che ha dimostrato nell’occasione tutte le sue capacità di intrattenitore. Ilario, noto avvocato di Savigliano, che tra l’altro è presidente del Con.Si Piemonte e membro del Con.Si Nazionale, ha fatto da padrone di casa presentando la serata e i vari relatori.

Hanno preso la parola poi Sabina Chiodi RP di Alessandria, Maurilio Fino RP di Cuneo, seguito dal VRP Mauro Boetto, l’Avvocato Gigi Mensitieri, presidente del Con.Si Cuneo e quindi Silvana Martini, PO del Coordinamento Provinciale di Cuneo, la quale ha presentato un suo personale progetto-servizio denominato “Telefono Amico”, attraverso il quale chi ha bisogno può trovare uno spazio telefonico nel quale troverà una voce amica a supportarlo ed ascoltarlo. Ha preso poi la parola Giovanni Rivarossa Rc Savigliano 4, che tutti conoscono come Giancarlo, come lo chiamava anche la sua compianta Maria Domenica, recentemente scomparsa, a cui questa serata è stata dedicata. Giancarlo ha voluto presentare poi gli altri due organizzatori della serata, Pietro Siciliano il CC Savigliano 5 e Guido Cerato il RC Genola 1.

È stata una bellissima serata, che mi ha permesso di conoscere tante persone con le quali fino a questa sera, avevo avuto solo contatti epistolari, tramite le pagine social del progetto. Fra i presenti vorrei ricordare in particolare Mimma, che mi ha portato un pacco dei biscotti che produce e vende per realizzare il sogno di acquistare un “auto speciale” per la sua Daniela e Roberto, ai quali mi lega un profondo rapporto di amicizia e di stima che non esagero se ritengo quasi familiare. Un ringraziamento particolare lo voglio regalare a Jessica, che pur non facendo ancora parte del progetto per un

mondo migliore, ha messo a disposizione di tutti i presenti le sue capacità informatiche e di gestione audio e video, per permetterci di fornire, quello che alla fine credo essere stato un buon servizio rispetto alla Buona Comunicazione, che in questa serata è passata sicuramente attraverso grandi e forti emozioni.

Infine vorrei ringraziare Ilario e Giancarlo per la cortese ospitalità culminata in una buonissima pizza, consumata presso il noto locale Saviglianese “Costa d’Amalfi”, insieme Irene, Nadia e Claudio, ma soprattutto vorrei ringraziare Maurizio Sarlo per la disponibilità e tutti coloro che hanno voluto regalarmi un pochino del loro tempo, per assistere a questo mio umile intervento a Savigliano, nel quale da piccolo ospite, il mio cuore si è poi sentito invece come a casa.

“Casa è dove si trova il cuore”. (Plinio il Vecchio)

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