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Chi si accontenta gode



“C'è qualcuno, Che non sa, più cos'è un uomo, c'è qualcuno, che non ha, rispetto per nessuno…”


Voglio lasciare il decennio, con le parole di una bellissima canzone di Vasco Rossi, in cui c’è tutto il senso della società in cui stiamo vivendo e che raccontano questo nostro mondo sbagliato:


Una società nella quale si fanno leggi salvastati, per stati che non salvano i propri cittadini; dove si obbligano i bambini a prendere dei vaccini, che se anche qualcuno poi sta male, alla fine va bene lo stesso… Una società nella quale un’industria

che uccide i cittadini, viene uccisa, uccidendo il lavoro… Dove i pensionati “rubano le brioches” ai cassonetti, per addolcire la domenica… Una società nella quale non importa garantire la sicurezza delle persone, tanto casomai gli puoi sparare… Una società nella quale i grandi considerano un gioco la vita dei ragazzi, ed i ragazzi muoiono per gioco… Una società nella quale potrei abbracciarti, ma forse preferisci un like… Una società che crea sardine, pinguini, gilet gialli, gretini, papini, ma chissenefrega tanto ricomincia “Amici di Maria”… Una società

dove un rigore è più importante del rigore e dove "l’Essere e il non essere" e solo una vecchia frase di un libro… Una società nella quale armi, petrolio, farmaci e banconote valgono più della stessa vita degli uomini... Una società che ti promette tanto, senza poi darti nulla, se non l’idea che forse troveremo il nostro premio alla prossima fermata. In tutto questo, la maggioranza delle persone ha perso la speranza di cambiamento e continuamente si accontenta di quello che riesce a racimolare, in questa loro sopravvivenza, magari nell'illusione che un giorno, in un'altra vita troveranno il paradiso.

“Tanta gente è convinta che ci sia nell'aldilà, chissà cosa e chissà, quanta gente, comunque ci sarà, che si accontenterà…”


Beh, io con la mia vita sbagliata, con i miei errori, con i mesti appuntamenti che dovrò rispettare con la mia coscienza, ho comunque deciso, come dice Vasco nella canzone da cui ho tratto oggi alcuni passaggi, di urlare forte, a questo sistema, che nonostante tutto: C'è chi dice no!”

Ecco io ho deciso di dire no a questo sistema e sono quattro anni che lotto con tutto me stesso, insieme a tanti di voi, per provare a cambiare il paradigma che regola questa società, dentro il mio Clemm e nel progetto Coemm. Credo che il "Venti-Venti" possa essere davvero l’anno della svolta e prometto a tutti voi di continuare ad impegnarmi per ricordarvi ogni giorno che le cose, se lo vogliamo davvero, le potremo cambiare. Dice un vecchio adagio che "chi si accontenta gode": Ma anche no! Io credo che non solo, non possiamo più accontentarci, ma anzi chi si accontenta muoreo! Io non mi

accontento più di subire tutto questo sistema e darò tutto me stesso per continuarea fare la mia parte, sempre che da parte vostra non mi lasciate mai da solo e che mi facciate sentire sempre che quello per cui lotto e che scrivo, serva davvero ad aprire i vostri cuori, ad allargare le vostre menti, ma soprattutto a convincervi che davvero un Mondo Migliore può esistere e che insieme lo possiamo creare.

Buon Venti-Venti a tutti e grazie di tutto quello che mi avete dato in questi quattro anni.


“L’ultimo giorno dell'anno non costituisce una fine, né un inizio, ma una continuazione che porta con sé tutta la saggezza di cui l’esperienza ci ha fornito.” (Hal Borland)

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